Volare con un neonato: guida completa

Volare con un neonato per la prima volta può causare qualche timore, lo capiamo bene. Anche per noi, che siamo abituati a viaggiare continuamente, il primo volo con nostra figlia, alla tenerissima età di quattro mesi, ci ha messo nella condizione di porci mille interrogativi.

Un’avventura nuova, che richiede un po’ di organizzazione in più, ma in tutto e per tutto fattibile.

Volare con un neonato: tutto quello che c’è da sapere

Documenti

I documenti per volare con un neonato sono gli stessi che si usano per gli adulti. Nel caso di voli nazionali o all’interno dell’Unione Europea basta la carta di identità, ma è importante assicurarsi che sia valida per l’espatrio (potete accertarvene tramite l’ufficio apposito del vostro comune). Se si tratta di un volo esterno all’Unione Europea, allora è necessario il passaporto.
Eventualmente vi consigliamo di richiederlo con larghissimo anticipo, perché i tempi di attesa – soprattutto in alcune città – sono diventati davvero molto lunghi.

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L’acquisto del biglietto

Per volare con un neonato che ha da 0 a 2 anni si può scegliere se tenerlo in braccio (in questo caso vi verrà consegnata dal personale di bordo una cintura apposita) o occupare un ulteriore posto e portare un seggiolino, che deve però essere omologato per il volo. Mentre nel primo caso di solito si paga una cifra simbolica, nel secondo si ha un costo extra che va verificato in base alle politiche aziendali della compagnia.

I bagagli

Anche in questo caso, tutto dipende dalle politiche aziendali della compagnia con cui si viaggia. Tuttavia, generalmente, è possibile portare a bordo un bagaglio a mano oltre a quello dell’adulto di riferimento a patto che non superi i 10 kg (per alcune compagnie il limite è 5 kg) e rispetti le misure consentite. Per quanto riguarda “l’attrezzatura” necessaria, come ad esempio passeggino o ovetto o navicella, di solito si ha la possibilità di mandare in stiva gratuitamente due pezzi. Il nostro consiglio è comunque quello di informarsi sempre tramite il sito della compagnia, di solito c’è proprio una sezione apposita con tutte le informazioni per volare con un neonato.

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Il passeggino da cappelliera

La stragrande maggioranza dei passeggini non è accettata a bordo a causa delle dimensioni. Di solito il personale di terra li prende in carico al momento dell’imbarco e li fa trovare subito dopo lo sbarco dall’aereo. In alcuni casi invece bisogna attendere sul nastro come per tutti i bagagli. Qualora fosse questo il caso e non doveste trovare il vostro passeggino, controllate anche sul nastro dei bagagli speciali.

Esiste inoltre una piccola categoria di passeggini che rientra nelle misure del bagaglio a mano di moltissime compagnie. Un esempio è lo Yoyo2 Babyzen, che noi abbiamo usato durante il nostro viaggio in Spagna in abbinamento alla sua navicella morbida e che si chiude e riapre in un secondo. Una soluzione che si è rivelata per noi davvero comodissima.

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Cosa portare e in quali quantità

Il nostro consiglio è quello di pensare alla peggiore delle ipotesi (come ad esempio un lungo ritardo) e regolarsi in base a questo.
Le cose indispensabili sicuramente sono:

  • Pannolini e salviette
  • Un cambio
  • Tutto l’occorrente per il latte e/o la pappa
  • Ciucci (se il vostro bimbo lo prende)
  • Giochini vari (se il vostro bimbo è già interessato)
  • La fascia o il marsupio se li usate
  • Fasciatoio da viaggio (di solito sugli aerei e negli aeroporti sono presenti i fasciatoi, ma noi per questioni di igiene preferiamo comunque non stendere Iris direttamente lì ma posizionare nel mezzo il nostro tappetino/fasciatoio da viaggio)

Nel caso di voli a lungo raggio potrebbe rivelarsi utile aggiungere anche un ulteriore cambio, una fiala di soluzione fisiologica – dal momento che l’aria nell’aereo può risultare molto secca – e una copertina da usare nella culla.

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A proposito della culla

Volare con un neonato per tante ore può essere scomodo e difficile, soprattutto se non ha un suo posto a sedere ma lo tenete sulle vostre gambe.
In caso di voli a medio o lungo raggio, è possibile contattare la compagnia aerea e richiedere una culla, che di solito è utilizzabile per bambini che hanno un peso massimo di 9 kg.

Fatelo con largo anticipo perché di solito il loro numero è molto limitato e, in ogni caso, è utile sapere che fino alla fine non è comunque assicurata perché di solito viene posizionata solo nei posti riservati ai passeggeri con disabilità che, se presenti sul vostro stesso volo, hanno ovviamente la precedenza.

Il latte e le pappe

Per quanto riguarda i liquidi alimentari per bambini (come il latte o l’acqua), il limite di 100 ml per contenitore non viene applicato, ma la quantità totale non deve comunque essere superiore ad un litro.
A noi non è mai successo, tuttavia ci è stato riferito che capita che ai controlli di sicurezza venga richiesto di bere un sorso.

È molto raro che le compagnie dispongano di menu adatti ai neonati, soprattutto sui voli di breve durata, quindi il nostro consiglio è quello di portare tutto da casa in thermos che mantengano la temperatura per parecchio tempo. In alternativa si può chiedere al personale di riscaldare il latte o le pappe, ma anche in questo caso sarebbe opportuno contattare la compagnia per assicurarsi che abbiano a bordo l’attrezzatura adatta.
Noi abbiamo acquistato anche questo bollitore da viaggio.

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Il certificato del battesimo di volo

Per avere un ricordo meraviglioso del primo volo del vostro bambino, può essere una bella idea far firmare al comandante il certificato del battesimo del volo (o dell’aria).
In alcuni aeroporti è possibile chiederlo al banco informazioni e diverse compagnie lo hanno reso scaricabile dal proprio sito web, altre invece non lo prevedono ma di solito non fanno storie qualora doveste portare il vostro certificato chiedendo al personale di bordo di farlo firmare una volta atterrati. Noi ne abbiamo creato uno adattabile ad ogni volo, se vi interessa riceverlo contattateci privatamente su Instagram.

Altri consigli vari

  • Per prevenire il dolore alle orecchie, i pediatri consigliano di attaccare il bimbo al seno, al ciuccio o al biberon al momento del decollo e dell’atterraggio.
  • Sebbene l’idea di volare con un neonato possa destare preoccupazioni, è frequente in realtà che i bimbi si adattino molto facilmente a questo nuovo ambiente. Senza dimenticare però che quando si parla di neonati non esiste ancora il concetto di educazione e che anche il bimbo più tranquillo può affrontare un momento no.
  • Non sottovalutiamo, inoltre, che la tranquillità del neonato passa anche attraverso la tranquillità del genitore. Trasmettere ai nostri figli che quella che stiamo vivendo è un’avventura meravigliosa e non un ostacolo da superare, sicuramente contribuirà a rendere l’esperienza più facile per tutti, grandi e piccini.

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About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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