Il nostro breve on the road in Romania

Prendete quattro ragazzi.
Fateli casualmente incontrare in un motel sperduto del New Mexico, lungo la Route 66.
Fateli poi ritrovare a Las Vegas, tutti pronti a festeggiare un compleanno altamente alcolico.
Fateli infine riunire a Roma.
Cosa ne viene fuori?
Ma un biglietto aereo, ovviamente!
Ecco, il nostro mini on the road in Romania è iniziato proprio così.

on the road in romania

Se dovessi scegliere una sola parola per raccontare questo viaggio, non avrei alcun dubbio: divertente.
Quando hai un’affinità tale da ridere a crepapelle anche se resti bloccato per ore in una strada di campagna stranamente trafficata, allora significa che sei nel posto giusto, a prescindere da come e quale esso sia.
La Romania non mi ha trasmesso granché, anzi, mi correggo: quella minuscola parte di Romania che ho avuto modo di visitare non mi ha trasmesso granché.
Non mi ha fatto né caldo né freddo, non so come spiegarlo.

Sarà che sono arrivata carica di aspettative altissime, sarà che con quella piccola fetta di popolazione incontrata non abbia trovato chissà quale grande sintonia tranne rare eccezioni (E vorrei tornarci e ricredermi, dato che questo paese pare sia famoso per la sua ospitalità), in ogni caso è stato un weekend bellissimo, un weekend di condivisione.
Per questo motivo voglio darvi qualche dritta per organizzare un’esperienza simile, raccontandovi la nostra.

on the road in romania

Volo

Lo ammetto: in Romania ci siamo finiti grazie al prezzo irrisorio del biglietto aereo. “Scegliamo direttamente la meta più economica”. E così è stato.
Roma-Bucarest.
Sbam.
Ma Wizzair mi ha fregata di nuovo. L’ultima volta l’abbiamo utilizzata per andare a Budapest e avevamo pagato un sovrapprezzo perchè non mi ero accorta che le misure normali del bagaglio a mano applicate da tutte le altre compagnie aeree fossero eccessive per questa. Così sono partita preparata e ho acquistato il bagaglio a mano grande, che però non avevo notato escludesse quello piccino (neanche una borsetta a parte si può portare), quindi si è ripetuta la solita scena al gate del “infilalaborsanellavaligiaesaltacisopra”.

Auto a noleggio

Ci siamo affidati a Europcar, pagando per due giorni circa 80 euro, comprensivi di assicurazione totale.
Avevamo una Dacia Logan e trovo che non sia necessario noleggiare un’auto diversa, dal momento che le strade percorse da noi mi sono sembrate in buono stato.

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Itinerario

Avendo solo tre notti a disposizione, non ci siamo allontanati moltissimo.
Il percorso del nostro mini on the road in Romania è stato questo: Bucarest – Brasov – Bucarest. Tra Bucarest e Brasov ci siamo fermati a Sinaia e Bran.

Castello di Peles (Sinaia) – circa 140 km da Bucarest

Il Castello di Peles mi è piaciuto moltissimo, ma proprio tanto tanto!
Sembra tirato fuori da una fiaba Disney (o da un paese del Trentino!) e vanta circa centosessanta stanze, ma per accedere a tutte quelle visibili bisogna pagare di più.
Esistono due tipi di biglietti, noi abbiamo scelto il basic perchè non interessati al resto. Se lo si vuole visitare senza guida, è obbligatorio noleggiare l’audioguida.

on the road in romania

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Castello di Bran – circa 50 km da Sinaia

E qua ci dobbiamo un attimo fermare.
Se dico Transilvania, cosa vi viene in mente?
A me, personalmente, vengono subito in mente pipistrelli, canini affilati, ragnatele, foreste buie, ululati, aglio appeso alle porte. No, niente di tutto questo.
Zero.
Il Castello di Dracula ha in realtà ospitato il buon vecchio Vlad l’Impalatore solo per alcuni giorni e, sono sincera, secondo me questa cosa si nota tantissimo.

Le stanze mi sono sembrate spoglie e ho avuto l’impressione che gli oggetti fossero stati messi lì un po’ a caso, cullandosi sulla certezza che la storia del Conte Dracula avrebbe comunque attirato visitatori. Infatti così è stato.
E’ molto più bello da fuori, ma non ci tornerei.

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Brasov – circa 30 km da Bran

Brasov mi ha ricordato tantissimo Monza. La percezione che ne ho avuto è quella di una città estremamente vivibile, elegante e aperta al turismo.
Il centro è molto piccolo e consiste in una strada piena di negozi, localini e ristoranti e in una piazza, Council Square, intorno alla quale si collocano altre attività commerciali.
E’ il luogo ideale nel quale fermarsi a dormire dopo una giornata ricca di visite, magari per sorseggiare una birra in uno dei numerosi e frequentati pub. Noi ci siamo affidati ad Airbnb per un appartamento decisamente romantico e con vista sulla Black Church.

Bucarest – circa 170 km da Brasov

( Calcolate più tempo del previsto a causa del possibile traffico )

A dispetto dei pareri letti online, Bucarest è stata la sorpresa più grande del nostro breve on the road in Romania. Non sarebbe sicuramente la prima città che consiglierei a chi muove i primi passi nel mondo e ha bisogno di un consiglio su quale capitale visitare prima, ma ad una persona che ha già visto altri mostri sacri d’Europa si.
Mi farebbe piacere tornare per dedicarle più tempo in quanto mi ha ricordato un po’ Budapest, che ho amato tantissimo.

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La prima cosa che ho notato è stato l’Arco di Trionfo posto all’inizio di Soseaua Kiseleff, una lunga strada molto elegante e fiancheggiata da alberi.
Ormai lo sapete, io non sono una che adora i musei a meno che non si tratti di qualcosa che ha a che fare con le mie passioni, però vi segnalo comunque che Bucarest ne vanta ben trentasette e i più importanti sono il Museo Nazionale d’Arte e il Museo Nazionale di Storia, sito all’interno dell’ex ufficio postale. Nel Parco Herastrau, invece, si trova il Museo del Villaggio.
La vista del Palazzo del Parlamento, secondo la mia esperienza, è stata alquanto deludente.
Mi è invece piaciuto tantissimo il centro storico e il mio consiglio è quello di parcheggiare l’auto e di esplorarlo a piedi, perdendosi tra i suoi vicoli. Verso sera la zona si riempie di persone pronte a riversarsi nei locali per mangiare o bere l’onnipresente birra.
Impossibile non fare una sosta da Caru cu’ Bere, la birreria più famosa della città. I prezzi sicuramente sono più alti, ma l’atmosfera è magica e il cibo buono. Consiglio: provate lo stinco!

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About

Marika Laurelli. Travel blogger autrice di Gate 309, Web Writer e Storyteller Appassionata di tutto ciò che riguarda i social network e nutre un amore smisurato per il mondo, l'avventura, la scoperta.

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8 commenti

  • Noi siamo davvero interessanti ad un viaggio itinerante in Romania, vorremmo toccare anche Sibiu e Sighisoara quindi dovremo passare almeno 5 giorni in questo paese. È brutto quando le aspettative vengono un po deluse, ad esempio ora io ho altissime aspettative per Edimburgo. Ma proprio alte! E se dovessi rimanere delusa dalla città sarebbe un brutto colpo. Ma come ti ho già detto tempo fa è giusto che un Travel blogger sappia distinguere ed ammettere in assoluta sincerità quando un posto proprio non colpisce.
    Un bacione cara! 😉

  • Avendo ascoltato i tuoi commenti live mi aspettavo questo post.

    Forse come hai detto te é stato troppo breve per poter essere certa delle tue idee.

    Io ora sono ancora più curiosa di vedere cosa mi aspetta!

  • Prima volta in Romania (ed unica ad oggi, ma per poco…) è stato lo scorso febbraio. Solo sabato e domenica a disposizione in cui ho visitato Bucharest e Brasov.
    Non avevo altissime aspettative poichè in giro si legge di tutto sulla Romania ed invece proprio Bucharest mi è piaciuta tantissimo.
    L’ho trovata una città molto viva ed organizzata a discapito di chi dice il contrario. C’è davvero molto ma molto di peggio in giro che senza alcun motivo viene sopravvalutato (o forse ci sono i soliti motivi economici che decidono anche cosa ci deve o non deve piacere…)
    Brasov è piccolina e si visita in poche ore. Sapendo questo mi ero attrezzato di costume e sono riuscito ad andare un paio d’ore ad un piccolo centro termale+piscina che si trova poco fuori città. E’ stato bello rilassarsi nell’acqua calda all’aperto con qualche spruzzo di neve sul pratino che circondava il complesso. Non era la prima volta che lo facevo, ma è sempre piacevole.
    E’ stato particolare soprattutto il viaggio in treno verso Brasov, durante il quale ho attraversato le montagne completamente coperte di neve in gran parte del tragitto.
    Mi ricordo di questo mini-tour in particolare perchè il 5 e 6 febbraio ho trovato due giornate di sole clamoroso con in cielo neanche l’ombra di una nuvola. E’ stata una fortuna sfacciata, ma sembrava di essere a maggio, con la particolarità che il lago del bellissimo parco Herastrau era per quasi metà coperto di ghiaccio. Fantastico 🙂 !
    Il prossimo week-end seconda tappa: altro viaggio “mordi e fuggi” a Bucharest che userò solo come base. Stavolta la meta sicura al 101% sarà Sinaia, ma non solo per il Castello di Peles. Ci sono altre attrazioni degne di nota e vorrei prendere anche la funivia che porta sui monti Bucegi per vedere il monastero e la grotta di Iolamicioara ed un po’ di trekking verso una cascata non poco distante, ma non so se i tempi mi permetteranno di spingermi fin lì. Dubbi invece per il secondo giorno, ma dovrò decidere presto.
    A tutti coloro che leggono questo commendo consiglio di andare in Romania. Personalmente, col tempo, vorrei girarla il più possibile da nord a sud perchè ha davvero tanto da offrire.

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